Sotto l’alberello di Natale 2017
Volterra e la Val di Cecina troveranno
due regali non nuovi, anzi collegati ad una prassi consolidata da almeno
due decenni. Il primo regalo, scontato fino alla noia, arriva direttamente dalla
Regione Toscana ed è il drastico taglio dei posti letto dell’ospedale di
Volterra e segnatamente per un terzo della sua capienza nel reparto di Medicina
e il dimezzamento di quelli di Chirurgia e Ortopedia. Un bel sallasso, subito
da due reparti di fondamentale importanza e che finora erano rimasti quasi
indenni dai colpi di scure provenienti un anno sì e l’altro pure dal governo
regionale. Infatti, il primo grave contraccolpo pare non sia tardato ad
arrivare: ossia l’esodo del primario di Ortopedia, un professionista di spicco
che, vista l’aria pesante che si respira nell’ospedale cittadino, ha pensato
bene di trasferirsi a Lucca; sicuramente un luogo più sicuro per lavorare nel
settore della sanità, volendosi concedere il lusso di un minimo di prospettiva.
Per adesso non abbiamo notizie sulla fine che farà la sua equipe, ma siamo
certi che non dovremo aspettare molto per apprendere il fatale destino che toccherà al reparto che finora è
stato “centro di rilievo regionale per le patologie vertebrali”. Ma evidentemente
il “rilievo” da parte della Regione è come il raffreddore, va e viene. In caso di dismissione, la costosa “tecnologia
computerizzata di ultima generazione”, acquistata dalla Fondazione CRV e
inaugurata con tanto clamore dall’ex Ministro Pd, Maria Chiara Carrozza,
potremo scegliere se riadattarla come macchinetta del caffè da mettere in
corsia a beneficio del personale e dei pochi, ultimi utenti oppure portarla al tradizionale
mercatino di beneficenza di Emergency, per vedere se, almeno nel terzo mondo,
qualcuno ne trarrà beneficio. E sia chiaro che noi, fin d’ora, puntiamo sulla
seconda opzione, anche perché il caffè viene molto meglio con la moka. Anche il
secondo regalo di Natale non è una sorpresa: si tratta dell’ennesimo ampliamento
della discarica di Bulera, che calamiterà 700.000 metri cubi di rifiuti
pericolosi dal mondo. Anche qui c’è lo zampino della Regione che ha approvato
il progetto in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale (ma ne ha mai
disapprovato uno?). Il sito in questione è quanto mai errato, visto che si
tratta di un impluvio direttamente collegato al fiume Cecina e proprio in
prossimità del campo pozzi che serve il nostro acquedotto pubblico. Se fu
sbagliata la scelta quell’ubicazione negli anni ’80, si potrebbe ancora capire
con la profonda ignoranza di allora per le questioni ambientali. Oggi,
reiterare l’errore è imperdonabile, tanto più su un progetto che non va a
servizio dei bisogni del territorio ma improntato solo a fare cassa a spese di
salute e ambiente. Si sente parlare spesso della sindrome Nimbi (Not in my back
yard), come sintomo dell’egoismo dei cittadini. Sicuramente spesso il fattore
egoistico in parte incide, quando si leva la protesta per opere impattanti che
ci arrivano dietro casa. Ma che dire di istituzioni che non rispettano mai (ma
proprio mai) i tempi e i termini per i quali è stata progettata un’opera, che
per sua natura produce disagi, inquinamento, e rischi per la salute? Non c’è
praticamente discarica che, quando si avvicina a fine vita, non sia ampliata,
prolungata, raddoppiata… Come dovrebbero
fare i cittadini a fidarsi di amministratori così? Tanti auguri! Affinché il
Natale oltre a questi regali così scontati, porti a tutti anche un po’ di sana
indignazione e un briciolo di coraggio!
Progetto per Volterra
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