venerdì 22 dicembre 2017

Buon Natale Val di Cecina!



Sotto l’alberello di Natale 2017 Volterra e la Val di Cecina troveranno  due regali non nuovi, anzi collegati ad una prassi consolidata da almeno due decenni. Il primo regalo, scontato fino alla noia, arriva direttamente dalla Regione Toscana ed è il drastico taglio dei posti letto dell’ospedale di Volterra e segnatamente per un terzo della sua capienza nel reparto di Medicina e il dimezzamento di quelli di Chirurgia e Ortopedia. Un bel sallasso, subito da due reparti di fondamentale importanza e che finora erano rimasti quasi indenni dai colpi di scure provenienti un anno sì e l’altro pure dal governo regionale. Infatti, il primo grave contraccolpo pare non sia tardato ad arrivare: ossia l’esodo del primario di Ortopedia, un professionista di spicco che, vista l’aria pesante che si respira nell’ospedale cittadino, ha pensato bene di trasferirsi a Lucca; sicuramente un luogo più sicuro per lavorare nel settore della sanità, volendosi concedere il lusso di un minimo di prospettiva. Per adesso non abbiamo notizie sulla fine che farà la sua equipe, ma siamo certi che non dovremo aspettare molto per apprendere il fatale  destino che toccherà al reparto che finora è stato “centro di rilievo regionale per le patologie vertebrali”. Ma evidentemente il “rilievo” da parte della Regione è come il raffreddore, va e viene.  In caso di dismissione, la costosa “tecnologia computerizzata di ultima generazione”, acquistata dalla Fondazione CRV e inaugurata con tanto clamore dall’ex Ministro Pd, Maria Chiara Carrozza, potremo scegliere se riadattarla come macchinetta del caffè da mettere in corsia a beneficio del personale e dei pochi, ultimi utenti oppure portarla al tradizionale mercatino di beneficenza di Emergency, per vedere se, almeno nel terzo mondo, qualcuno ne trarrà beneficio. E sia chiaro che noi, fin d’ora, puntiamo sulla seconda opzione, anche perché il caffè viene molto meglio con la moka. Anche il secondo regalo di Natale non è una sorpresa: si tratta dell’ennesimo ampliamento della discarica di Bulera, che calamiterà 700.000 metri cubi di rifiuti pericolosi dal mondo. Anche qui c’è lo zampino della Regione che ha approvato il progetto in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale (ma ne ha mai disapprovato uno?). Il sito in questione è quanto mai errato, visto che si tratta di un impluvio direttamente collegato al fiume Cecina e proprio in prossimità del campo pozzi che serve il nostro acquedotto pubblico. Se fu sbagliata la scelta quell’ubicazione negli anni ’80, si potrebbe ancora capire con la profonda ignoranza di allora per le questioni ambientali. Oggi, reiterare l’errore è imperdonabile, tanto più su un progetto che non va a servizio dei bisogni del territorio ma improntato solo a fare cassa a spese di salute e ambiente. Si sente parlare spesso della sindrome Nimbi (Not in my back yard), come sintomo dell’egoismo dei cittadini. Sicuramente spesso il fattore egoistico in parte incide, quando si leva la protesta per opere impattanti che ci arrivano dietro casa. Ma che dire di istituzioni che non rispettano mai (ma proprio mai) i tempi e i termini per i quali è stata progettata un’opera, che per sua natura produce disagi, inquinamento, e rischi per la salute? Non c’è praticamente discarica che, quando si avvicina a fine vita, non sia ampliata, prolungata, raddoppiata…  Come dovrebbero fare i cittadini a fidarsi di amministratori così? Tanti auguri! Affinché il Natale oltre a questi regali così scontati, porti a tutti anche un po’ di sana indignazione e un briciolo di coraggio!
                                                                                 Progetto per Volterra

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