Pochi
giorni fa Armando Punzo ha pubblicato una lettera per rendere note le ragioni che
lo hanno indotto a non partecipare al bando per l’affidamento della direzione artistica
del Festival Volterra Teatro 2017, dopo una conduzione più che ventennale. Quanto spiegato richiederebbe quanto meno un
esame di coscienza da parte di chi amministra
le iniziative culturali locali. Per oltre vent’anni il festival teatrale estivo
è stato indubbiamente tra le realtà culturali più significative nate in città e
tra le pochissime occasioni di evidenza internazionale. C’è stato un periodo,
purtroppo brevissimo, durante il quale le scelte politiche nel settore
culturale apparivano chiaramente delineate e motivate. L’assessore Furlanis,
nel 2009, durante i pochi mesi di permanenza in città indicò l’obiettivo di concepire
un progetto organico sul teatro, non per associare cose che per la loro diversa
natura non possono stare unite, ma per
valorizzare la specificità di Volterra in questo ambito, puntando con
rinnovate energie su Volterra Teatro,
assumendo la necessità di rinnovare la formula ma senza disperdere le grandi
professionalità create e senza depauperare l’esperienza. Furlanis avviò i
necessari contatti presso il Ministero per attivare a Volterra corsi di
specializzazione e master internazionali nel settore del teatro: un’esperienza
formativa che avrebbe offerto nuove chance di attrarre risorse, personalità ed
energie da fuori, nonché di valorizzare le realtà già esistenti della nostra
città. In questa prospettiva il professore si mosse col dichiarato scopo di valorizzare l’esperienza del teatro in carcere,
anche attraverso la costituzione di un teatro stabile per dare continuità
all’esperienza, favorire l’attrazione di nuove risorse economiche, attivare
posti di lavoro attorno ad un settore ricco di ricadute. Ricordiamo ancora come
nel 2009 l’allora Assessore alla cultura Furlanis seppe difendere egregiamente
il Festival Volterra Teatro davanti ai burocrati della Regione Toscana, che
proponevano un piano di tagli indiscriminati alle iniziative teatrali regionali.
In quell’occasione l’autorevolezza del professore ebbe la meglio, grazie alle
indubbia competenza delle sue argomentazioni che illuminarono l’originalità
dell’esperienza volterrana e il respiro internazionale del Festival cittadino rispetto
ad altre, più scontate esperienze. E’ indubbio che tutti questi obiettivi negli
ultimi anni sono andati progressivamente persi. Dal 2010 in poi il Comune si è
limitato a concedere il patrocinio per questa o quella iniziativa o a girare
qualche contributo all’associazione di turno, portando avanti in maniera
confusa e improvvisata il suo impegno (o meglio il suo disimpegno) verso
Volterra Teatro. Persa qualsiasi forma di progettualità nel settore culturale, oramai
la prospettiva dell’amministrazione comunale si è limitata all’elargizione di
un contributo economico sempre più risicato, senza neppure un minimo di
riflessione sulle prospettive e sul futuro della manifestazione, come se si
trattasse dell’acquisizione della fornitura di carta per gli uffici. In questa banalissima
chiave si può leggere la recente condotta dell’Amministrazione comunale che ha messo
insieme all’ultimo momento il documento di “Richiesta di manifestazione di
interesse” per l’assegnazione della direzione del Festival 2017, indicando
quale unico requisito la miglior offerta economica. Quindi nessun valore è
attribuito alla qualità del progetto e alla sua specificità maturata negli anni;
del resto per apprezzare la qualità di una proposta culturale bisognerebbe
quantomeno averne una minima cognizione. Citiamo ancora il prof. Furlanis nella
lettera di commiato indirizzata a tutti i consiglieri comunali che, nel
manifestare tutte le sue difficoltà a lavorare con Buselli, scrisse: “Per
governare bene ci vuole competenza, temperanza, passione ma anche cuore. Per
avere un buon villaggio bisogna, come scrive Calvino, sollevarsi dalla pesantezza del mondo
per avere orizzonti più ampi, portare il nostro sguardo al di là del
contingente”. Il significato del suo messaggio sembra oramai completamente
perso tra indifferenza, polemiche e battibecchi tra fazioni.
Progetto per Volterra
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