martedì 4 luglio 2017

Volterra (vs) Teatro



Pochi giorni fa Armando Punzo ha pubblicato una lettera per rendere note le ragioni che lo hanno indotto a non partecipare al bando per l’affidamento della direzione artistica del Festival Volterra Teatro 2017, dopo una conduzione più che ventennale.  Quanto spiegato richiederebbe quanto meno un esame di coscienza da parte di chi  amministra le iniziative culturali locali. Per oltre vent’anni il festival teatrale estivo è stato indubbiamente tra le realtà culturali più significative nate in città e tra le pochissime occasioni di evidenza internazionale. C’è stato un periodo, purtroppo brevissimo, durante il quale le scelte politiche nel settore culturale apparivano chiaramente delineate e motivate. L’assessore Furlanis, nel 2009, durante i pochi mesi di permanenza in città indicò l’obiettivo di concepire un progetto organico sul teatro, non per associare cose che per la loro diversa natura non possono stare unite, ma per  valorizzare la specificità di Volterra in questo ambito, puntando con rinnovate energie su  Volterra Teatro, assumendo la necessità di rinnovare la formula ma senza disperdere le grandi professionalità create e senza depauperare l’esperienza. Furlanis avviò i necessari contatti presso il Ministero per attivare a Volterra corsi di specializzazione e master internazionali nel settore del teatro: un’esperienza formativa che avrebbe offerto nuove chance di attrarre risorse, personalità ed energie da fuori, nonché di valorizzare le realtà già esistenti della nostra città. In questa prospettiva il professore si mosse col dichiarato scopo di  valorizzare l’esperienza del teatro in carcere, anche attraverso la costituzione di un teatro stabile per dare continuità all’esperienza, favorire l’attrazione di nuove risorse economiche, attivare posti di lavoro attorno ad un settore ricco di ricadute. Ricordiamo ancora come nel 2009 l’allora Assessore alla cultura Furlanis seppe difendere egregiamente il Festival Volterra Teatro davanti ai burocrati della Regione Toscana, che proponevano un piano di tagli indiscriminati alle iniziative teatrali regionali. In quell’occasione l’autorevolezza del professore ebbe la meglio, grazie alle indubbia competenza delle sue argomentazioni che illuminarono l’originalità dell’esperienza volterrana e il respiro internazionale del Festival cittadino rispetto ad altre, più scontate esperienze. E’ indubbio che tutti questi obiettivi negli ultimi anni sono andati progressivamente persi. Dal 2010 in poi il Comune si è limitato a concedere il patrocinio per questa o quella iniziativa o a girare qualche contributo all’associazione di turno, portando avanti in maniera confusa e improvvisata il suo impegno (o meglio il suo disimpegno) verso Volterra Teatro. Persa qualsiasi forma di progettualità nel settore culturale, oramai la prospettiva dell’amministrazione comunale si è limitata all’elargizione di un contributo economico sempre più risicato, senza neppure un minimo di riflessione sulle prospettive e sul futuro della manifestazione, come se si trattasse dell’acquisizione della fornitura di carta per gli uffici. In questa banalissima chiave si può leggere la recente condotta dell’Amministrazione comunale che ha messo insieme all’ultimo momento il documento di “Richiesta di manifestazione di interesse” per l’assegnazione della direzione del Festival 2017, indicando quale unico requisito la miglior offerta economica. Quindi nessun valore è attribuito alla qualità del progetto e alla sua specificità maturata negli anni; del resto per apprezzare la qualità di una proposta culturale bisognerebbe quantomeno averne una minima cognizione. Citiamo ancora il prof. Furlanis nella lettera di commiato indirizzata a tutti i consiglieri comunali che, nel manifestare tutte le sue difficoltà a lavorare con Buselli, scrisse: “Per governare bene ci vuole competenza, temperanza, passione ma anche cuore. Per avere un buon villaggio bisogna, come scrive  Calvino, sollevarsi dalla pesantezza del mondo per avere orizzonti più ampi, portare il nostro sguardo al di là del contingente”. Il significato del suo messaggio sembra oramai completamente perso tra indifferenza, polemiche e  battibecchi tra fazioni.
Progetto per Volterra

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