lunedì 29 maggio 2017

Ora tocca a Chirurgia



Prevedibile e interminabile come una soap opera, va avanti verso l’annunciato esito finale lo stillicidio dei tagli alla sanità volterrana. Come succede ormai da molti anni il governo regionale torna a imbracciare la scure per eliminare quel che resta dei servizi pubblici della Val di Cecina che, come moltissime altre zone poco popolate, paga a caro prezzo le conseguenze di una politica sempre meno garantista e sempre più liberista. Il momento peggiore, si sa, cade alle porte dell’estate, quando la gente è distratta dalle belle giornate e dalle imminenti vacanze estive. Gli scaltri managers pubblici sanno bene che la distrazione è un ingrediente decisivo affinché le chiusure più dolorose vadano a buon fine. Il nuovo taglio che ci aspetta è di quelli che fanno male, nella trasformazione programmata dell’ospedale cittadino in un pronto soccorso con annesso reparto guazzabuglio di pseudo-medicina. Se questo disegno troverà attuazione definitiva, quante persone del nostro territorio pagheranno il prezzo sulla propria pelle? Quante stanno già pagando? Domande niente affatto peregrine, se è vero che appena qualche settimana fa è stata prestata assistenza ad una donna con un infarto solo dopo un’ora e mezzo dalla chiamata al 118. Purtroppo non c’è stato più nulla da fare. Del resto l’esperienza ormai ci ha insegnato che l’elisoccorso una volta su due non può volare per le avverse condizioni metereologiche: basta un po’ di vento e resta a terra. Siamo quindi già ridotti a fare gli scongiuri.Certo, il Presidente Rossi, autore della pessima LR 28/2015 che condanna i piccoli ospedali, è stato pienamente legittimato a spingere a fondo la sua politica di tagli dal voto nelle ultime regionali. Se alle ultime elezioni regionali i volterrani hanno premiato il Presidente con quasi il 49% dei suffragi, Rossi può dirsi legittimamente avallato da questo territorio, che masochisticamente ha premiato un uomo e una maggioranza ben noti per l’uso della scure fin dagli anni ’90, quando Rossi era assessore alla sanità. Adesso accadrà che un servizio disponibile fino a primavera, in autunno semplicemente non ci sarà più. Accadrà anche che in Val di Cecina potremo godere di tutela sanitaria solo quando l’elisoccorso potrà volare, oppure in orario diurno e non festivo. Sì, la Costituzione attribuisce ancora ai cittadini il diritto alla salute, riconosciuto come diritto fondamentale dell’individuo. Ma la Costituzione è l’ultimo fragile baluardo formale dei diritti del cittadino e, se non è avvenuto a dicembre, siamo certi che Renzi, Rossi e compagnia non tarderanno a riprovare a stravolgerla in un modo o nell’altro.Ormai da troppo tempo nessuna novità positiva ci viene in conforto: se non cambiamo noi stessi, se non smettiamo di farci prendere in giro da governanti diretti dalle lobby finanziarie, butteremo definitivamente alle ortiche le conquiste sudate dai nostri genitori e nonni in oltre mezzo secolo. E’ questo il motivo per cui aderiamo alla manifestazione del 10 giugno prossimo. Con l’auspicio che sia il preludio all’apertura di una fase completamente nuova, dove non ci sia posto per la propaganda spicciola di un sindaco e per lo spirito di fazione furbastro, ma solo la difesa dei diritti fondamentali delle persone.
Progetto per Volterra

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