La discarica di Buriano nella quale i
Comuni dell’Alta Val di Cecina hanno conferito i rifiuti solidi urbani sino all’estate 2015, è
oramai definitivamente chiusa. La società pubblica ASV, creata a suo tempo per
occuparsi della gestione della discarica, invece è ancora in essere nonostante
i costi rilevanti per la sua gestione e gli obblighi imposti dalla normativa
nazionale sulla dismissione delle società partecipate prive di alcuni
requisiti. La maggioranza dei comuni soci, infatti, dopo qualche tira e molla si
è espressa per mantenerla in vita; si suppone per affidarle anche la gestione
del c.d. post mortem, ovvero di tutta
quella serie di attività per il recupero ambientale del sito. Si è discusso a
più riprese circa l’opportunità da una parte e la legittimità dall’altra dell’affidamento
di questo servizio ad ASV, senza l’espletamento di una regolare gara di
appalto. Come succede spesso in questi casi, vi sono quelli che considerano
l’espletamento di una gara un ” laccio e lacciuolo” e tifano per chiudere un
occhio (o anche entrambi) e chi invece chiede il rispetto del principio di trasparenza nella scelta degli operatori
economici, visto che stiamo parlando di soldi pubblici e di una gestione che
finora non ha certo brillato sotto il profilo ambientale. Di sicuro molti dei
problemi che oggi dobbiamo affrontare derivano proprio da una gestione opaca e non
proprio efficiente della discarica e della società. Tra le anomalie più
rilevanti va menzionato il mancato accantonamento dei costi per la gestione del
post-mortem, che per legge doveva
essere accumulato un po’ alla volta durante gli anni di attività del sito,
dimenticato invece dal gestore e dai sindaci della zona per lustri. Una
“mancanza” che la nostra comunità pagherà cara, in termini economici e in
termini ambientali.
A seguito dello scorso Consiglio
Comunale, dove è andato in scena l’atteggiamento di reticenza del sindaco
Buselli circa le attività attualmente svolte da ASV ed il suo futuro, ci siamo visti costretti a depositare un’interrogazione
per fare luce su alcune notizie affiorate solo in via informale. In primo luogo
si è chiesto se risponde al vero che nonostante il Comune di Volterra non abbia
affidato ad ASV nel 2016 alcun servizio, la società ha emesso salatissime fatture
a nostro carico. In secondo luogo quali sono stati gli eventuali servizi resi
per il Comune. Infine chiediamo se il sindaco intenda individuare
responsabilità gestionali in merito all’insieme dei costi sostenuti
successivamente alla chiusura della discarica e mai autorizzati dai soci con
atti appropriati.
Ci pare primario, infatti, che
l’amministrazione di società partecipate sia caratterizzata da correttezza e
trasparenza soprattutto in quei settori, come la gestione dei rifiuti, particolarmente
delicati e non a caso sempre al centro della cronaca giudiziaria. Così come
sarebbe opportuno, per una volta, che i Comuni-soci facessero la loro parte e assumendo
le proprie decisioni con il solo fine di tutelare l’interesse generale.
Progetto per Volterra
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