venerdì 8 aprile 2016

Matrimoni immaginari

Nello scorso consiglio comunale è stato sottoposto al voto un documento contente le proposte della maggioranza in ordine alla imminente riorganizzazione delle zone-distretto socio-sanitarie. Le zone distretto socio sanitarie sono articolazioni territoriali dell’Azienda sanitaria per l’erogazione dei servizi socio-sanitari e sociali di tipo territoriale (servizi domiciliari,l’accesso alle strutture di assistenza residenziale e semi-residenziale ecc). Anche questa riorganizzazione è imposta dalla Regione Toscana, la quale ha dichiarato di volerle ridurre da 34 a 25, adoperando il solito meccanismo di accorpamento, ovviamente sull’unico presupposto (ma da verificarsi) che così sarà realizzato un risparmio di risorse.
Il cuore della proposta della lista civica che amministra Volterra è stata di chiedere alla Regione  di salvaguardare l’autonomia della nostra zona-distretto ricomprendente i 4 comuni dell’Alta Val di Cecina  sia per le particolari caratteristiche del nostro territorio (molto ampio e con una bassissima densità abitativa) , che per le caratteristiche della popolazione residente (mediamente molto anziana). In subordine la proposta chiede di includere nella zona-distretto AVC alcuni comuni limitrofi, in particolare i comuni dell’Alta Val d’Era ovvero Peccioli, Lajatico, Terricciola e Chianni.
Il Consiglio Comunale volterrano non era nuovo alla discussione sul punto poiché soltanto nel novembre scorso la maggioranza votò un documento analogo, ma indicando partner diversi. Tre mesi fa, infatti, Buselli propose il matrimonio con la Val d’Elsa anziché con l’Alta Val d’Era. Questo continuo cambiamento di rotta da parte della maggioranza dimostra che il punto debole di queste proposte “matrimoniali” è di non aver mai eseguito il necessario lavoro di mediazione preliminare con i comuni chiamati a sposarci. E’ facile dare per scontato un’alleanza senza aver coinvolto nella discussione i presunti partner; un po’ meno facile è costruire realmente dei legami politico amministrativi con i nostri vicini, avendo coscienza di dover chiedere e saper dare qualcosa. Non a caso i sindaci dei comuni presunti nostri futuri partner, a fronte di tali iniziative, rimangono sempre in religioso silenzio. Del resto, questa amministrazione comunale non ha tra i suoi tratti principali la capacità di fare sistema: non riuscì a far squadra neppure con i tradizionali comuni amici, quelli dell’Alta Val di Cecina, quando pochi anni fa si trattò di costruire l’Unione Montana.
Come si fa, dunque, a paventare alla Regione una soluzione che non è condivisa con chi ne verrebbe direttamente coinvolto? Non si può, o può farlo soltanto chi non affronta questi problemi con la necessaria serietà.
Condividiamo il principio che occorrerebbe rivedere le zone-distretto, non tanto accorpandole ma cercando di ridisegnarle secondo criteri di omogeneità. Quindi sarebbe auspicabile che riuscissimo a ricomprendere all’interno della zona-distretto della Alta Val di Cecina i comuni limitrofi che abbiano caratteristiche simili alle nostre; ma questi comuni sono d’accordo? Ci saremmo aspettati un lavoro di mediazione, un impegno che fosse sfociato quanto meno in un documento comune. Invece, in Consiglio Comunale il sindaco ha dovuto ammettere che questi potenziali partner non si sono sbilanciati in nessun modo, così come in precedenza non lo avevano fatto nemmeno i comuni della Val d’Elsa. Si continua quindi a mettere il carro avanti ai buoi con ripetute sparate sui giornali, dando dimostrazione di scarsa serietà e poca affidabilità. Nuocendo definitivamente allo scopo che ci si vorrebbe prefiggere, ovvero di inspirare fiducia nei comuni limitrofi. 
Scaturisce da qui, dunque, la ragione dell’astensione di Progetto per Volterra su una proposta unilaterale e scombinata. A noi sembra evidente quanto sia pericoloso proseguire procedendo a vanvera su temi così sensibili, proponendo alla Regione ogni tre mesi una soluzione diversa, che nel volgere di pochissimo tempo si rivela un fiasco completo. Quale credibilità pensiamo di esserci guadagnati verso gli altri comuni, quelli che speriamo di convincere a diventare nostri partner, agendo in questo modo? 

                                                                        Progetto per Volterra