Nello
scorso consiglio comunale è stato sottoposto al voto un documento contente le
proposte della maggioranza in ordine alla imminente riorganizzazione delle
zone-distretto socio-sanitarie. Le zone distretto socio sanitarie sono articolazioni
territoriali dell’Azienda sanitaria per l’erogazione dei servizi socio-sanitari
e sociali di tipo territoriale (servizi domiciliari,l’accesso alle strutture di
assistenza residenziale e semi-residenziale ecc). Anche questa riorganizzazione
è imposta dalla Regione Toscana, la quale ha dichiarato di volerle ridurre da
34 a 25, adoperando il solito meccanismo di accorpamento, ovviamente sull’unico
presupposto (ma da verificarsi) che così sarà realizzato un risparmio di
risorse.
Il
cuore della proposta della lista civica che amministra Volterra è stata di
chiedere alla Regione di salvaguardare l’autonomia
della nostra zona-distretto ricomprendente i 4 comuni dell’Alta Val di
Cecina sia per le particolari
caratteristiche del nostro territorio (molto ampio e con una bassissima densità
abitativa) , che per le caratteristiche della popolazione residente (mediamente
molto anziana). In subordine la proposta chiede di includere nella
zona-distretto AVC alcuni comuni limitrofi, in particolare i comuni dell’Alta
Val d’Era ovvero Peccioli, Lajatico, Terricciola e Chianni.
Il
Consiglio Comunale volterrano non era nuovo alla discussione sul punto poiché soltanto
nel novembre scorso la maggioranza votò un documento analogo, ma indicando
partner diversi. Tre mesi fa, infatti, Buselli propose il matrimonio con la Val
d’Elsa anziché con l’Alta Val d’Era. Questo continuo cambiamento di rotta da
parte della maggioranza dimostra che il punto debole di queste proposte
“matrimoniali” è di non aver mai eseguito il necessario lavoro di mediazione
preliminare con i comuni chiamati a sposarci. E’ facile dare per scontato
un’alleanza senza aver coinvolto nella discussione i presunti partner; un po’
meno facile è costruire realmente dei legami politico amministrativi con i
nostri vicini, avendo coscienza di dover chiedere e saper dare qualcosa. Non a
caso i sindaci dei comuni presunti nostri futuri partner, a fronte di tali
iniziative, rimangono sempre in religioso silenzio. Del resto, questa
amministrazione comunale non ha tra i suoi tratti principali la capacità di
fare sistema: non riuscì a far squadra neppure con i tradizionali comuni amici,
quelli dell’Alta Val di Cecina, quando pochi anni fa si trattò di costruire
l’Unione Montana.
Come
si fa, dunque, a paventare alla Regione una soluzione che non è condivisa con
chi ne verrebbe direttamente coinvolto? Non si può, o può farlo soltanto chi
non affronta questi problemi con la necessaria serietà.
Condividiamo
il principio che occorrerebbe rivedere le zone-distretto, non tanto
accorpandole ma cercando di ridisegnarle secondo criteri di omogeneità. Quindi
sarebbe auspicabile che riuscissimo a ricomprendere all’interno della
zona-distretto della Alta Val di Cecina i comuni limitrofi che abbiano
caratteristiche simili alle nostre; ma questi comuni sono d’accordo? Ci saremmo
aspettati un lavoro di mediazione, un impegno che fosse sfociato quanto meno in
un documento comune. Invece, in Consiglio Comunale il sindaco ha dovuto
ammettere che questi potenziali partner non si sono sbilanciati in nessun modo,
così come in precedenza non lo avevano fatto nemmeno i comuni della Val d’Elsa.
Si continua quindi a mettere il carro avanti ai buoi con ripetute sparate sui
giornali, dando dimostrazione di scarsa serietà e poca affidabilità. Nuocendo definitivamente
allo scopo che ci si vorrebbe prefiggere, ovvero di inspirare fiducia nei
comuni limitrofi.
Scaturisce
da qui, dunque, la ragione dell’astensione di Progetto per Volterra su una
proposta unilaterale e scombinata. A noi sembra evidente quanto sia pericoloso
proseguire procedendo a vanvera su temi così sensibili, proponendo alla Regione
ogni tre mesi una soluzione diversa, che nel volgere di pochissimo tempo si
rivela un fiasco completo. Quale credibilità pensiamo di esserci guadagnati
verso gli altri comuni, quelli che speriamo di convincere a diventare nostri
partner, agendo in questo modo?
Progetto per Volterra
Progetto per Volterra