venerdì 18 marzo 2016

L'isola di Penelope



E’ deciso, l’isola ecologica comunale appena finita di ristrutturare verrà demolita e trasferita altrove. Una storia che avrebbe dell’incredibile in un paese civile, ma normale quotidianità qui da noi.
La vicenda è grottesca eppure semplice da spiegare. Il Comune di Volterra e la Asl Toscana Nord Ovest lo scorso febbraio hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede la cessione a privato dell’area su cui sorge l’isola ecologica comunale. Dell’esistenza del documento si è appreso soltanto di recente, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, quando il protocollo è stato portato in aula dalla maggioranza per la ratifica  obbligatoria dalla legge. L’accordo tra Comune e Asl prevede che il Comune predisponga una variante urbanistica per il cambio di destinazione dell’area e che la Asl ponga in vendita le particelle catastali su cui sorge l’unica isola ecologica comunale.
Ma il Comune di Volterra, sotto la guida dello stesso Buselli, ha appena investito oltre 400 mila euro sull’isola ecologica, per la messa a norma dell’impianto e la risistemazione di tutta l’area. Conti alla mano, si tratta del principale intervento finanziato dal Comune in questi ultimi anni, e uno dei pochissimi progetti portati bene o male a termine. Su questo punto qualche bene informato potrebbe obiettare che nei documenti comunali la previsione di spesa per l’intervento sull’isola ecologica parlava di “soli” 200.000 euro e non 400 mila come abbiamo appena scritto. Sì, ma al termine dei lavori, ritocchino dopo ritocchino, la spesa complessiva per il Comune è raddoppiata. 
Soldi pubblici – tanti soldi - gettati al vento non a causa della truffa di qualche lestofante, ma per un ordinario episodio di malgoverno di un’amministrazione pubblica, favorito dal tradizionale clima di menefreghismo che smorza come un muro di gomma ogni accenno di sincera indignazione civile.
Fin qui i fatti, mentre per l’interpretazione degli stessi dobbiamo richiamare alla memoria il famigerato progetto turistico residenziale su Poggio alle Croci: l’area dell’ex ospedale psichiatrico pari ad un sesto del tessuto urbano cittadino, regalata dal comune alla Asl di Pisa e da questa fatta opzionare dall’immobiliarista anglo-indiano Kuldeep Desaur per una caparra di circa 900.000€. Il progetto e l’accordo tra questo signore del mattone, il Comune e la Asl risale addirittura al 2007, sotto l’amministrazione Bartaloni. Obiettivo dichiarato dell’immobiliarista inglese era trasformare l’area in quartiere turistico-residenziale molto esclusivo, riservato a ricconi di tutte le nazionalità. Nella campagna per le amministrative del 2010 il progetto, sostenuto dal PD, fu decisamente avversato dalla Lista Civica di Buselli, perché tutta l’area sarebbe stata recintata e sorvegliata, tagliando fuori fisicamente i volterrani da un’area con la quale sono storicamente legati e di grande pregio. Sei mesi dopo le elezioni, il nuovo sindaco Buselli, convocò un Consiglio Comunale Aperto sul delicato progetto di Poggio alle Croci e lì, malgrado qualche primo ammorbidimento, si fece sentire forte e chiaro, dichiarando dal suo scranno: “Poggio alle Croci non un’isola, non un fortino inaccessibile, ma che ci sia un percorso all’interno che si possa fruire” (dal verbale del Consiglio Comunale del 28 gennaio 2010). In seguito, portando avanti in prima persona e spesso da solo la trattativa con gli intermediari di Desaur, il Sindaco Buselli ha mutato completamente opinione e i suoi seguaci si sono semplicemente adattati. Ma oggi sono trascorsi nove anni e nonostante le Amministrazioni Comunali del PD prima e della Lista Civica poi abbiano modellato il Regolamento Urbanistico Comunale sui desiderata dell’immobiliarista Desaur, approvato i Piani Attuativi e sottoscritto qualsiasi cosa egli chiedesse, il progetto non ha fatto un passo avanti e neppure è stata perfezionato l’atto di vendita. Segno che il presunto investitore non ha nessuna volontà di portarlo a termine, trattandosi di una mera speculazione edilizia che, data la congiuntura, lascerà l’attuale situazione incresciosa congelata a tempo indeterminato. Siamo arrivati al punto che se l’immobiliarista chiede che venga spostata l’isola ecologica sulla quale questo stesso Sindaco ha appena investito 400.000 euro, la maggioranza scatta sull’attenti e prontamente obbedisce, firmando il protocollo con la Asl.
Viene da ridere, ma amaramente, pensando ai proclami, ai cartelli stradali con richiami alla lucumonia etrusca, agli appelli all’ ”orgoglio comune”, quando si osservano simili prove di malgoverno e soprattutto di mancanza di dignità.
Progetto per Volterra