E’ giunta in queste ore la conferma
del grave rischio di chiusura che incombe sullo stabilimento Smith di Saline di
Volterra. Stamani sono stati convocati i sindacati provinciali ai quali è stata
annunciata la terribile notizia.
Questa industria è una realtà importantissima
per la zona, perché rappresenta uno dei pochi impianti industriali produttivi
ancora presenti su questo territorio e soprattutto perché impiega circa
duecento lavoratori. Un grande numero se confrontato con quello della
popolazione in età produttiva che vive attualmente in Alta Val di Cecina. Fino
a pochi anni fa, nessuno avrebbe messo in discussione il futuro di questo
impianto, per l’alta specializzazione del suo personale e di conseguenza per l’elevata
qualità dei manufatti prodotti (scalpelli per ricerche minerarie). Più di
recente, tuttavia, la crisi che ha coinvolto il settore petrolifero aveva dato
motivi di preoccupazione anche a Saline, dove non erano mancati contraccolpi
anche sotto forma di riorganizzazioni del lavoro, nonché di cassa integrazione.
Oggi sembra che questi sacrifici non bastino ancora, anzi ci viene prospettata
la peggiore delle ipotesi.
Un’ipotesi, quella della chiusura,
che in ogni caso dev’essere scongiurata. Facciamo appello alla proprietà e soprattutto
alle istituzioni affinché lavorino assieme ai sindacati per trovare una soluzione
ragionevole e positiva di questa ennesima crisi che metterebbe a rischio il
futuro prossimo di questo territorio.
Sebbene in queste ore le formule di rito si
sprechino, ci sentiamo sinceramente di esprimerela nostra più viva solidarietà ai
lavoratori e alle loro famiglie, affinché trovino la forza di reagire e lottare
contro la chiusura. Per quanto potremo, saremo al loro fianco.
Progetto per
Volterra