venerdì 25 aprile 2014

Proposta per una città “intelligente”

Piazza dei Priori
Il Comune di Volterra oggi ha scarsissima capacità di investimento a causa del costo enorme per la gestione della macchina comunale nonché dei servizi ordinari. Una via per recuperare efficienza e risorse ingenti per i necessari investimenti rimane l’Unione Europea, l’unico baluardo che ancora detiene un minimo di risorse. Progettare su base europea non è però facile. Occorre specifica competenza, idee chiare ed un metodo rigoroso. Se manca uno solo di questi ingredienti, è inutile perfino pensare di ricavarne qualcosa. Partiamo allora dalle idee che proponiamo. La nostra visione di città ideale è quella di una città efficiente, moderna, sostenibile. In Europa per descrivere questo modello si adotta l’espressione Smart City, ovvero città intelligente. Un luogo che favorisca la partecipazione dei cittadini, fondato su una specifica organizzazione mirata all'ottimizzazione delle risorse e dei risultati. Ottimizzazione che riguarda le risorse energetiche, la dotazione economica degli enti, ma anche il tempo delle persone. Grazie al web e alle nuove tecnologie l’accesso ai servizi è divenuto più semplice, ed è anche possibile organizzare gli spazi urbani per favorire la mobilità, risparmiando tempo e rendendo le nostre città veramente “smart” (appunto intelligenti). Affinché Volterra possa essere progettata in chiave “intelligente” occorre lavorare su diversi fronti contemporaneamente. Prima di tutto si dovrebbero commissionare indagini specifiche su come rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici pubblici, risparmiando così due volte: dal punto di vista ambientale e dal punto di vista della spesa pubblica, liberando risorse da indirizzare su servizi aggiuntivi o alleggerendo la pressione fiscale. Un edificio nel pieno centro storico può ridurre del 40% le sue spese di bollette elettriche e di metano, operando su di esso un investimento che può rientrare ed essere totalmente ammortizzato in soli 5-7 anni. Naturalmente ciò dipende dalle condizioni in cui si trova l’edificio, ma di sicuro risparmiare è possibile. Basta volerci investire pensando a ritorni di durata medio breve. Un’amministrazione pubblica seria dovrebbe davvero decidere di avviare qualche investimento di questo genere. Sarebbe quindi opportuno promuovere diagnosi energetiche gratuite (vi sono staff tecnici disponibili) sugli edifici presenti sul territorio comunale (anche privati). Si tratta di un progetto già avviato dalla Regione Toscana, ignorato finora a Volterra, che dovrebbe essere promosso proprio dal Comune, ente che essendo più vicino ai cittadini ha più probabilità di diffonderlo efficacemente. In pratica si tratterebbe di stilare un elenco di professionisti (ingegneri, architetti e geometri) che dovrebbero fornire, volontariamente e senza compenso, una diagnosi energetica degli edifici a seguito di opportuni sopralluoghi. Poi saranno i cittadini a decidere se vogliono rendere più efficienti i loro edifici e a pagare così i professionisti che si sono resi disponibili, affidando loro il progetto di riqualificazione. Ciò ha il duplice scopo di informare i cittadini (che mediamente sanno pochissimo di questi temi) su come funziona il loro edificio energeticamente e sugli incentivi che esistono per riqualificarlo (55%-65% di detrazioni) nonché di avere una mappatura di quanto sono efficienti gli edifici in Volterra, per eventuali interventi e normative da inserire nei regolamenti edilizi ed urbanistici della città. Il valore aggiunto dell'’operazione starebbe anche nello stimolo per accrescere le opportunità di lavoro nel campo dell'’edilizia. Si dovrebbe inoltre favorire l’accesso dei cittadini all’amministrazione in modo digitale, evitando il più possibile gli spostamenti per reperire certificati e per consegnare pratiche (GPE Gestione Pratiche e edilizie on-line, ad esempio) e si dovrebbe incentivare la trasparenza assoluta negli atti, mettendoli a disposizione in rete anche semplificando il linguaggio, affinché la comunicazione non sia solo formale ma anche efficace. Indispensabile, infine, introdurre il Wi-fi libero in tutto il centro e successivamente nei maggiori centri, sviluppando servizi che rendano più fruibile il prezioso patrimonio di cui beneficiamo. I progetti che mirano a creare questo modello di città e di comunità sono fortemente finanziati dall’UE, basti pensare che per il quadriennio 2014/2017, sono stati stanziati 367 miliardi di Euro che hanno tante più probabilità di essere ottenuti quante più persone e massa critica coinvolgono nel loro ambito. L’ideale sarebbe che due o più comuni lavorassero insieme a progetti per i loro cittadini da presentare in unico documento. Per centrare questo ambizioso obiettivo sarebbe inoltre necessario predisporre almeno una figura all’interno del Comune (o una per più comuni) che sappia dove cercare i fondi europei, sappia imbastire un bando e guidare la complicata fase della rendicontazione. Siamo convinti che Volterra possa centrare questo obiettivo facendo squadra con i comuni vicini, investendo nelle risorse umane e decidendo finalmente di incamminarsi sulla strada dell'efficienza e della modernità.

Progetto per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco

La trappola del voto "utile"

Il maggioritario, gli sbarramenti, i leaders malati di presenzialismo non hanno ridotto il numero dei partiti, ma hanno ridotto gli spazi di libertà degli elettori. I partiti, infatti, pur rimanendo tanti sotto le elezioni finiscono per raggrupparsi in coalizioni eterogenee e informi: semplici contenitori dove il collante non sono più le idee, ma grovigli di interessi più disparati. Questo accade per le elezioni politiche, dove la continuità tra i governi di centrodestra e centrosinistra ormai da anni è superata (sublimata) nei governi cosiddetti di larghe intese, nei quali l’indifferenziazione è ormai conclamata. Ma accade anche per le elezioni amministrative, dove si riflettono specularmente gli stessi meccanismi, le stesse logiche. In questo contesto ogni tentativo di rompere questa mortifera uniformità è visto come un atto eretico, a cui viene contrapposto il rituale invito al “voto utile”.
Cosa significa? Per voto utile s’intende dare il voto alle due coalizioni che partono avvantaggiate, per non disperdere i voti verso i movimenti presunti “minori”, perché altrimenti non si riesce a sconfiggere l’avversario. Si presenta il voto utile come un’estrema ancora di salvezza, perché una delle due coalizioni – l’altra - incarna il “male”. Ma se lo dicono a vicenda, innescando reazioni uguali e opposte, esattamente speculari. In parole povere s’invita l’elettore ad arrendersi alla logica di un grigio centrodestra contrapposto ad un centrosiniostra ancor più grigio. Sottointendendo che fuori da questo angusto recinto c’è solo il nulla. O Paterni e con lui il vecchio Pd inconcludente di sempre o Buselli con Forza Silvio e gli altri partitini di una compagine astiosa e fanfarona.
E se non ne potessimo più di entrambi? In questo caso il vero voto utile diviene quello attribuito al gruppo, al movimento, alle persone che più ci convincono per le proposte avanzate e per l’impegno dimostrato. Perché dopo tanto lamentarsi bisognerà anche chiedersi se si possa continuare sempre allo stesso modo, ripetendo gli stessi errori. Se si possa andare ancora avanti accettando un sistema in cui non dev’essere il migliore a vincere, ma soltanto chi, all’insegna dell’utilità, ci fa momentaneamente meno schifo.
Progetto per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco


A tutela degli animali

La vicenda dell'assegnazione, poi ritirata, della custodia dei cani randagi ad un canile privato di Matera con le relative proteste prima via fax e via web, poi sfociate nel 2013 in una manifestazione di piazza, dimostra che anche a Volterra si è sviluppata negli ultimi anni una maggiore sensibilità riguardo agli animali. Per fortuna, aggiungiamo, perché l'amore per gli animali è sicuro segno di civiltà. Infatti, è nelle società più evolute che ad ogni essere vivente, specie ai più indifesi, sono riservati rispetto e tutela. Una parte del programma elettorale di “Progetto per Volterra” è dedicato, quindi, al mondo animale con cui condividiamo l'ambiente che ci circonda. Uno dei punti nevralgici da affrontare è il tema del randagismo dei cani e dei gatti, un fenomeno purtroppo molto diffuso nel nostro Comune e specialmente nelle zone rurali.
Nelle nostre intenzioni l'Alta Val di Cecina dovrebbe dotarsi di un canile pubblico, attivando una specifica politica di zona da condividere con i Comuni limitrofi. Regolarmente negli ultimi anni, infatti, sono stati emanati bandi regionali a fondo perduto - nell'ordine del 50% del costo totale - per la realizzazione di canili comunali. Il Comune di Volterra non ha mai sfruttato questi finanziamenti, pur soffrendo del problema del randagismo per il quale ogni anno vengono spese diverse decine di migliaia di euro. Purtroppo, durante l'Amministrazione ormai in scadenza è stata persa anche l'occasione di individuare una zona idonea da inserire nella Variante al Regolamento Urbanistico, per cui anche questa lacuna andrà colmata nei prossimi anni. Tuttavia, siamo certi che sulla base di una programmazione seria, da elaborare in collaborazione con l'Unione Montana e calibrata su un periodo di media durata, sia possibile dar corpo al progetto di un canile pubblico, magari con l'aiuto delle associazioni presenti sul territorio. Un struttura pubblica sul territorio consentirebbe migliori controlli sulla qualità del servizio, faciliterebbe le adozioni e magari potrebbe produrre anche qualche piccola ricaduta occupazionale, evitando di continuare a indirizzare altrove risorse economiche comunali come avviene ormai da molti anni. Come molte altre amministrazioni prima di noi, riteniamo che anche Volterra debba dotarsi di un Regolamento comunale “Per la tutela, il benessere e la detenzione degli animali”. Le finalità di un simile strumento sono la promozione della tutela e del benessere degli animali, per porre le basi di una corretta convivenza tra varie specie, riconoscendo agli animali il diritto ad una esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche e etologiche. Un Regolamento che sia anche strumento di supporto per i cittadini, stabilendo chi fa cosa, e di conseguenza a chi il cittadino debba rivolgersi in caso di necessità. Altro esempio di intervento utile e di semplice realizzazione è l'individuazione di aree verdi attrezzate, in prossimità del centro, da adibire allo sgambamento dei cani. E' giusto, infatti, che i proprietari dei cani si occupino delle loro deiezioni, come è giusto chiedere loro di non condurre i quadrupedi nelle tante aree verdi in cui il loro ingresso è espressamente vietato, come al Parco Fiumi. Ma per conseguenza diviene doveroso per l'Amministrazione, proprio per evitare situazioni di promiscuità non desiderate ad esempio tra bambini e cani, ricavare uno spazio verde dedicato anche a questi ultimi.


Progetto per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco

sabato 19 aprile 2014

La candidata Sonia Guarneri

Sonia Guarneri
La mattina di sabato 12 aprile al bar l'Incontro, in una sala stipata di gente, davanti ai giornalisti dei principali quotidiani locali, si è tenuta la presentazione di Sonia Guarneri, candidata a sindaco per Progetto per Volterra. Ha introdotto il capogruppo di Progetto Originario, Fabio Bernardini, ricapitolando rapidamente la storia della lista civica e i cinque anni di esperienza consiliare, col passaggio dalla maggioranza all'opposizione per mantenersi coerenti con il programma e i suoi principi ispiratori: trasparenza, correttezza, partecipazione e trasversalità. La deriva smaccatamente a destra, certificata dall'appoggio di Bassini, in dispregio alla promessa trasversalità, la logica di parte e una serie di episodi poco edificanti su cui sta ancora indagando la Procura della Repubblica hanno certificato il naufragio dell'esperienza della lista civica, Uniti per Volterra. Naufragio confermato da tutti gli indicatori sullo stato di salute della città, il cui declino è sicuramente proseguito in questi ultimi 5 anni, con la perdita progressiva di posti di lavoro, di servizi, di popolazione (siamo ormai scesi sotto la soglia degli 11.000 abitanti) e l'impoverimento complessivo. D'altra parte il Pd non ha saputo cogliere dalla batosta delle ultime elezioni alcun reale insegnamento, allestendo in questa occasione un'operazione elettorale di pura restaurazione, il cui approdo – rigorosamente senza alternativa – è un candidato che fu delfino di Giovanni Brunale, sindaco fino ai primi anni '90. Ben 25 anni fa.
In un simile quadro, la candidatura di Sonia Guarneri rappresenta, a nostro avviso, una vera boccata d'ossigeno, come è chiaramente emerso durante il confronto col pubblico e i giornalisti. L'indubbia professionalità in materia legale con specializzazione in analisi di bilancio, l'esperienza in Comunità Europea, prima in Lussemburgo e poi a Londra, l'intensa esperienza amministrativa appena vissuta fanno della candidatura di Sonia quella di gran lunga più solida sotto il profilo della competenza. Durante il suo intervento, Sonia ha posto l'accento sulla necessità di dare finalmente a Volterra un'amministrazione virtuosa, che sappia ridurre l'enorme spesa corrente della macchina amministrativa per liberare le risorse necessarie a ridare impulso alla città, a partire da serie politiche di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato. “Occorre investire sulla raccolta differenziata”, ha proseguito l'avvocato candidata Sindaco, sul modello dei Comuni virtuosi come Capannori, che sviluppando questo settore sono riusciti in pochi anni a costruire un modello di sostenibilità restituendo al territorio oltre dieci posti di lavoro nuovi. “All'Amministrazione di Volterra serve soprattutto sviluppare la capacità di progettare in maniera selettiva, coordinata e coerente, per riuscire ad intercettare i finanziamenti dei bandi europei, evitando di disperdere in mille rivoli inconcludenti le poche risorse umane e finanziarie disponibili in questo periodo storico”. Anche in questo senso, è stato posto l'accento sulla necessità di riannodare i legami con le amministrazioni vicine, a partire dai Comuni dell'Unione Montana, mettendo a sistema tutte le professionalità disponibili. Rispondendo alle domande delle giornaliste presenti, Sonia ha chiarito che l'urgenza di nuovi parcheggi non si accorda con il miraggio di progetti faraonici destinati a non prendere mai vita, come quello del megaparcheggio sotterraneo a Docciola, recentemente vagheggiato dal Sindaco Buselli. “Lavorando su progetti di dimensioni medio piccole, da dislocare attorno al centro storico, è possibile restituire ai residenti e ai turisti numerosi posti auto già nell'arco di un quinquennio”.
L'occasione si è conclusa con l'inevitabile brindisi di buon augurio a cui si sono unite le tante persone intervenute alla presentazione. L'avventura è cominciata!


Progetto per Volterra – Sonia Guarneri candidata a Sindaco


Risposte chiare e oneste



I quesiti sul futuro della sanità locale meritano risposte chiare. In ragione della vocazione sanitaria della città di Volterra con la presenza dell’ospedale, del polo riabilitativo di (Auxilium Vitae e INAL) e la RSA S. Chiara, la posizione geografica e la difficoltà negli spostamenti dell’Alta Val di Cecina.
Negli ultimi anni 10 anni, che hanno visto l’alternarsi dell’amministrazione guidata dal PD e quella guidata dalla lista civica di Buselli, non abbiamo purtroppo registrato sostanziali cambi di rotta rispetto ad un trend negativo sui servizi sanitari generato, dai pesanti tagli all'organizzazione sanitaria pubblica. Infatti, è noto che sotto le amministrazioni targate PD venne avviato lo smantellamento di alcuni reparti cardine del nostro ospedale, grazie anche all'atteggiamento remissivo  dei sindaci in carica, sempre teso a giustificare i tagli subiti con la promessa di altri improbabili servizi o in nome di un concetto di sicurezza, che rimette il destino del malato al buon esito di una lunga corsa in auto o di un fortunato volo elicottero. Purtroppo solo pochissimi mesi fa abbiamo avuto riprova che non sempre gli spostamenti sono abbastanza rapidi, non sempre le condizioni atmosferiche consentono agli elicotteri di volare, non sempre il paziente arriva vivo a destinazione.
E' noto che i tagli più cruenti sono avvenuti con l’amministrazione della lista civica di Buselli, la cui strategia alla prova dei fatti si è rivelata controproducente. I pessimi risultati ottenuti sono imputabili ad un atteggiamento esclusivamente difensivista dell'amministrazione comunale, basato sul continuo scontro mediatico con la direzione sanitaria, tra l'altro portato avanti in maniera scoordinata rispetto agli altri comuni interessati. E' vero che ci sono state anche fasi di trattativa con la Asl 5 ma, alla prova dei fatti, anche queste operazioni sono state decisamente maldestre, perché portate avanti senza aver concertato con le forze locali le proposte in discussione quindi del consenso necessario a renderle efficaci. Si pensi, per esempio, alla tormentata stesura del protocollo per le politiche sanitarie, che alla sua conclusione ebbe come effetto immediato l'infelice accorpamento di Cardiologia e Medicina. E’ infatti negli ultimi 5 anni che l’ospedale di Volterra ha visto smantellare definitivamente il comparto Materno-Infantile e finanche la soppressione del pediatra reperibile, ha visto l’accorpamento della Cardiologia alla Medicina Generale col conseguente pericoloso depauperamento dell'UTIC, la cui funzione gioca un ruolo fondamentale sia nell'economia dell’ospedale di Volterra che di Auxilium Vitae.
Crediamo, quindi, che la futura amministrazione comunale di Volterra dovrà affrontare onestamente ma con decisione il problema. A fronte delle continue riorganizzazioni imposte dalla Regione ad una rete sanitaria sempre più politicizzata e aziendalizzata, la prossima amministrazione si troverà ancora una volta davanti un compito difficile. Da una parte occorrerà evitare di nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che tutto vada bene, prendendo per il naso a questo modo sia i cittadini utenti che i dipendenti della Asl; dall’altra è ormai acclarato quanto sia inutile e propagandistico il semplice muro contro muro, partendo da una posizione di oggettiva debolezza.
L’ospedale va difeso incondizionatamente da ulteriori tagli che a questo punto lo affonderebbero senz’altro. Ma va difeso mantenendo con la direzione sanitaria il giusto rapporto istituzionale, in cui l'indipendenza del sindaco giocherà un ruolo fondamentale assieme all'intelligenza, all'equilibrio e alla capacità di far squadra con le altre amministrazioni del territorio. Siamo consapevoli che il margine d’azione è ormai strettissimo. Proprio per questo servirà rilanciare un’azione propositiva da parte dell’amministrazione comunale finalizzata al mantenimento dei servizi di base dell’ospedale.
La proposta del nostro gruppo, ad esempio, di riportare le riabilitazioni (Auxilium Vitae e in futuro  anche Inail) all’interno del comparto Asl è solo un'ipotesi, ma che va con forza in questa direzione. Servirebbe a portare i posti letto del nostro ospedale ben al di sopra della rischiosa soglia di 100 p.l. quando oggi sono soltanto 55, per metterci al riparo dalla minaccia di chiusura per obbligo di legge dei cosiddetti “piccoli ospedali”. Ma ovviamente la proposta s'inquadra anche in una precisa visione della società, in cui l'assistenza sanitaria è vista come un diritto di tutti e quindi debba essere garantita da strutture pubbliche dedicate (che non sono la stessa cosa di società per azioni a maggioranza pubblica). Non ci sembra una considerazione trascurabile.
Chissà perché i partiti locali, anche quelli teoricamente fondati su una visione ben determinata della società e magari su ideologie forti, da quando abbiamo posto il tema, hanno evitato accuratamente di pronunciarsi in merito. Opportunismo o distrazione?
Progetto per Volterra – Sonia Guarneri candidata Sindaco

PER LA SANITA’ PUBBLICA



L'articolo 32 della Costituzione Italiana afferma: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Negli ultimi anni i tagli alla sanità hanno generato un progressivo indebolimento del sistema sanitario pubblico, tanto da ledere un diritto sancito nella nostra Costituzione. L’arretramento della sanità pubblica è ben evidente, se si pensa alla drammatica diminuzione dei posti letto, alla contrazione forzata dei tempi di degenza, all’allungamento delle liste di attesa, all’inasprimento dei tickets e, per conseguenza di tutto ciò, al frequente ricorso del cittadino (quello che può permetterselo) alla sanità privata.
Il numero dei posti letto presenti complessivamente nelle strutture pubbliche, che nel 1997 nel Paese era di 328.000, nel 2009 era ridotto a 217.800: un terzo di meno. Ma non basta. I tagli continuano, se è vero che il numero di posti letto per 1000 abitanti in Italia è passato da 3,43 nel 2010 (la media dei paesi OCSE era di 4.8) al 3.29 nel 2012 (fonte: Ministero della Salute). E’ di questi giorni la notizia che il governo Renzi ha in mente un’ulteriore sforbiciata. La riduzione dei posti letto negli ospedali pubblici, che ha per conseguenza i tempi di degenza ridotti al minimo, costringe molti ammalati a tornare a casa in condizioni spesso precarie, con ricadute sociali ed economiche sulle famiglie.
L’allungamento talora sfibrante delle liste di attesa e l’inasprimento dei tickets inducono una fetta sempre più ampia della popolazione (quella che può ancora permetterselo) a rivolgersi alle strutture private, dove a fronte di tempi di attesa sicuramente più corti i costi per le prestazioni risultano spesso paragonabili e talora addirittura inferiori a quelli dei tickets applicati nelle strutture pubbliche. Se non è un'operazione di boicottaggio questa.
Nella nostra zona, purtroppo, abbiamo cominciato a pagare da anni il conto alla politica dei tagli alla sanità pubblica. Ultimamente abbiamo assistito al progressivo depauperamento dei servizi offerti dal nostro ospedale, che ha costretto tanti cittadini a spostamenti di diverse decine di chilometri verso le strutture più grandi. Dall’iniziale depotenziamento delle specialistiche (come alcuni settori della chirurgia o il parto) e delle aree di degenza (come ostetricia, pediatria e cardiologia) siamo arrivati progressivamente ad intaccare anche i sevizi essenziali, come la reperibilità pediatrica, alcune specialità chirurgiche e le attività della cardiologia.
Poco ci rassicura il fatto che in molte regioni italiane la situazione sanitaria sia perfino peggiore che in Toscana, quando questo comporta comunque per l’utente lunghe attese, disagi, obbligo di spostamenti e costi diretti (ticket) ed indiretti (spese di viaggio ed soggiorno) rilevanti. Il taglio delle spese per le aziende sanitarie, che ovviamente è giusto quando si tratta davvero di eliminare i veri sprechi, nei casi citati si traduce in disagi e costi ribaltati in capo all’utente finale, il malato. Alla base dell'arretramento registrato in questi anni c’è la gestione della struttura sanitaria pubblica pretesa come azienda qualsiasi, per di più fortemente politicizzata. Conformare l'attività dell'ospedale a quella di un'azienda, ha comportato l'introduzione di una serie di artifici per misurane le prestazioni sulla base di utili fittizi, calcolati introducendo parametri numerici come i DRG. Simili metodi sono stati mutuati dal sistema statunitense, un sistema profondamente diverso dal nostro, incentrato sulle compagnie d'assicurazione e sui loro profitti, che tra l'altro è da anni fortemente criticato nella patria d'origine per l'esclusione di tanta parte della popolazione.
Quando consideriamo l'assistenza sanitaria un diritto, come vorrebbe la nostra Costituzione, le prestazioni al malato non possono essere intese che come un servizio. Oltretutto i cui costi sono già stati sostenuti dal cittadino attraverso la fiscalità generale. In un recente studio dell'Osservatorio sui consumi privati in sanità della SDA Bocconi (Ocps), si evidenzia che l’andamento della spesa sanitaria delle famiglie italiane negli anni 2010-2012 ricalca in modo impressionante l’andamento del PIL ed è legata ai redditi; tanto da arrivare ad affermare che la spesa sanitaria si comporta ormai come un genere di lusso. I dati cozzano in modo evidente con il dettato costituzionale, riposto in un cassetto da un fronte trasversale di partiti e sempre più dimenticato. Se non si interviene riportando la discussione sul diritto fondamentale ad essere curati, piuttosto che sui conti del ragioniere. Risparmiare si può, ma la spesa va aggredita davvero negli ambiti in cui risiedono gli sprechi insopportabili, come il costo eccessivo dei farmaci in molte regioni d'Italia (una siringa costa 6 centesimi alla Regione Veneto e fino 5€ in alcune Regioni del Sud), gli esborsi talora esorbitanti a vantaggio della sanità convenzionata, la moltiplicazione di posizioni dirigenziali fittizie (spesso concesse per meriti politici) da cui derivano compensi alti e troppo spesso ingiustificati.

Commissione Sanità - Progetto per Volterra, Sonia Guarneri candidata Sindaco

sabato 12 aprile 2014

Progetto per Volterra


Il logo di Progetto per Volterra

Progetto Originario, movimento politico nato dal nucleo più integro della Lista Civica Uniti per Volterra rifiutando la deviazione dai principi di trasversalità, trasparenza e partecipazione che l’avevano ispirata, propone alla città il suo progetto politico per le prossime elezioni comunali del 25 maggio.
Il nostro movimento, allargato a nuove persone incontrate in questi ultimi tre anni e mezzo, partendo dall’esperienza maturata in questi anni, guarda avanti e presenta un vero e proprio “Progetto per Volterra”,  fondato su  una visione nuova e informata della città. Un progetto che si sta strutturando sulla base di un complesso coerente di idee, modellato sulle caratteristiche dell'inestimabile patrimonio ambientale, culturale e storico di questo territorio unico. Progetto per Volterra è il nome che abbiamo dato alla nuova esperienza che stiamo avviando, su cui invitiamo a convergere tutte le persone libere e oneste, che sentono l'esigenza di cambiamento come un dovere da compiere in primo luogo verso i propri figli e le generazioni che verranno dopo di noi.
Siamo partiti dal lavoro serio e propositivo svolto dal nostro gruppo consiliare, che per 5 anni ha studiato a fondo i complessi meccanismi della macchina comunale, le dinamiche che regolano il funzionamento dei servizi e il bilancio comunale, tenendo conto delle specificità che caratterizzano la nostra realtà. Il movimento che ha accompagnato il cammino del gruppo consiliare ha condiviso le battaglie sostenute e costruito il nucleo del nuovo soggetto politico allargato, che sta elaborando un progetto innovativo per la città. Un progetto che vuole essere sostenibile e ambizioso, capace di attingere sia alle tante potenzialità inespresse del nostro territorio sia alle esperienze virtuose maturate in altre realtà. Contiamo sulle competenze specifiche di ognuno di noi e sull'apporto di chiunque vorrà contribuire mettendo a disposizione le proprie capacità e idee, a partire da tutti coloro che in questi anni ci hanno dimostrato fiducia supportandoci con preziosi contributi di esperienza e conoscenza.
Abbiamo scelto come candidato a sindaco Sonia Guarneri, che ben racchiude in se quello che serve per dare una svolta vera all'amministrazione della nostra città: la competenza, il coraggio di saper compiere scelte importanti, la capacità di ascolto e di sintesi. Una svolta di cui Volterra ha un estremo bisogno, per lasciarsi finalmente alle spalle l'immobilismo e l'approssimazione che hanno contraddistinto le ultime amministrazioni di qualunque matrice politica fossero. 
Invitiamo la città al primo appuntamento per conoscerci e per conoscere Sonia Guarneri, la candidata chiamata a rappresentarci. L'appuntamento è per sabato 12 aprile, alle 11,30 presso il Bar L’Incontro in Via Matteotti. Tutti sono invitati. 

Progetto per Volterra - Progetto Originario 

Percorso di guerra, 2° atto



Dopo 4 settimane dal precedente sopralluogo domenica scorsa sono tornato a verificare la situazione lungo la Strada Provinciale 15 (via Pisana), interrotta ormai da molto tempo. Per inciso, la riapertura è stata preannunciata tra circa due mesi dai rappresentanti della provincia, Pieroni e Santoni, in visita lunedì scorso a Volterra, ma sempre con semafori e tratti a senso unico alternato.
Foto 1. Frana e terreno accumulato a ridosso del muro.
Finalmente i lavori sono stati avviati per le due frane quasi adiacenti verificatesi nella parte più alta del tracciato, presso il bivio per Cerbaiola. Alla conclusione di questi, probabilmente, fanno riferimento i rappresentanti della provincia quando parlano dei 2 mesi necessari a riaprire la strada. In effetti, gli interventi di sistemazione in questo tratto sono stati portati avanti in misura apprezzabile. Ma affacciandosi sulla Val d'Era sorge più di un dubbio, constatando che l'intero corpo di frana che occupava parte del versante ed entrambre le carreggiate della strada è stato scaraventato senza tanti complimenti direttamente al di sotto del muro (foto 1). C'è da augurarsi che tutti quei metri cubi di terreno vengano rapidamente sistemati in modo diverso o che almeno qualcuno abbia verificato la stabilità del versante nel tratto immediatamente a valle del muro. Perché la scarpata a questo punto dovrà reggere la parte superiore del crinale, la strada col relativo traffico (anche pesante) e un bel po' di materiale ammonticchiato sopra. 
Invece scendendo più in basso, all'altezza di Villa Optium, dove uno scoscendimento ha inghiottito da un anno quasi un'intera corsia, non c'è ancora traccia nemmeno dell'inizio dei lavori di ripristino e consolidamento (foto 2). 
Foto 2. La frana presso Villa Optium un anno dopo
E' troppo tempo, ormai, che questa frana  strozza la viabilità in direzione Pisa – Pontedera. Come è giusto criticare l'amministrazione comunale quando non fa il proprio dovere, lo stesso vale per la provincia di Pisa che non si è dimostrata in grado di intervenire sulla SP 15 nei tempi e nei modi attesi degni di un paese civile. 


Foto 3. Lesioni sull'asfalto.
Infine, come segnalato dai residenti nella zona, una nuova criticità è comparsa a San Cipriano. Qui, tra il cimitero e l'ex edificio scolastico, sull'asfalto e nei terreni posti a valle si osservano numerosi indizi di una frana incipiente di proporzioni rilevanti (foto 3 e 4). 
I quotidiani giorni fa scrissero che i tecnici della provincia, dopo averne preso visione, avevano deciso di avviare ulteriori accertamenti. Benissimo. Il problema come sempre è la tempistica. Perché sia le indagini di approfondimento sia gli interventi di consolidamento andrebbero progettati, programmati e ultimati entro la prossima estate. Il tempo c'è, ma non va sprecato come al solito. Evidentemente, dopo l'esperienza di quest'anno, sarebbe imperdonabile entrare ancora una volta nella stagione autunnale senza aver portato a termine i lavori di messa in sicurezza dei tratti della provinciale dissestati. Soprattutto laddove il danno è ancora agli inizi e resta il tempo per tamponare la
Foto 4. Gradino morfologico formatosi a lato strada
situazione prima che intervengano conseguenze molto più gravi.
Due parole, infine, è giusto spenderle per la carenza di manutenzione che si riscontra ogni volta che capita di percorrere a piedi la SP 15. Ancora adesso, dopo una serie di eventi franosi da record, le fossette per smaltire le acque piovane non sono in grado di funzionare a dovere perché ostruite da terra, vegetazione infestante e rifiuti. Le fessure apertesi per qualsiasi motivo sull'asfalto non sono state riparate, facilitando infiltrazioni d'acqua nel terreno a ogni pioggia. Anche le opere di consolidamento eseguite a lato strada pochissimi anni fa non sembrano monitorate, perché prive dei più elementari interventi di manutenzione. Insomma, questo territorio è sicuramente fragile per sua natura, ma è anche vero che da anni vengono trascurate le necessarie azioni per la sua tutela e così come quelle a salvaguardia delle principali infrastrutture. 

Fabio Bernardini, Progetto per Volterra