La Nazione 29 aprile 2014 |
Progetto per Volterra è una derivazione del gruppo Progetto Originario, nato dalla scissione della Lista Civica Uniti per Volterra. Si è candidato alle amministrative del 2014. Sarà rappresentato in Consiglio Comunale da Sonia Guarneri.
martedì 29 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
venerdì 25 aprile 2014
Proposta per una città “intelligente”
Piazza dei Priori |
Il
Comune di Volterra oggi ha scarsissima capacità di investimento a
causa del costo enorme per la gestione della macchina comunale nonché
dei servizi ordinari. Una via per recuperare efficienza e risorse
ingenti per i necessari investimenti rimane l’Unione Europea,
l’unico baluardo che ancora detiene un minimo di risorse.
Progettare su base europea non è però facile. Occorre specifica
competenza, idee chiare ed un metodo rigoroso. Se manca uno solo di
questi ingredienti, è inutile perfino pensare di ricavarne qualcosa.
Partiamo allora dalle idee che proponiamo. La nostra visione di città
ideale è quella di una città efficiente, moderna, sostenibile. In
Europa per descrivere questo modello si adotta l’espressione Smart
City, ovvero città intelligente. Un luogo che favorisca la
partecipazione dei cittadini, fondato su una specifica organizzazione
mirata all'ottimizzazione delle risorse e dei risultati.
Ottimizzazione che riguarda le risorse energetiche, la dotazione
economica degli enti, ma anche il tempo delle persone. Grazie al web
e alle nuove tecnologie
l’accesso ai servizi è divenuto più semplice, ed è anche
possibile organizzare gli spazi urbani per favorire la mobilità,
risparmiando tempo e rendendo le nostre città veramente “smart”
(appunto intelligenti). Affinché Volterra possa essere progettata in
chiave “intelligente” occorre lavorare su diversi fronti
contemporaneamente. Prima di tutto si dovrebbero commissionare
indagini specifiche su come rendere più efficienti dal punto di
vista energetico gli edifici pubblici, risparmiando così due volte:
dal punto di vista ambientale e dal punto di vista della spesa
pubblica, liberando risorse da indirizzare su servizi aggiuntivi o
alleggerendo la pressione fiscale. Un edificio nel pieno centro
storico può ridurre del 40% le sue spese di bollette elettriche e di
metano, operando su di esso un investimento che può rientrare ed
essere totalmente ammortizzato in soli 5-7 anni. Naturalmente ciò
dipende dalle condizioni in cui si trova l’edificio, ma di sicuro
risparmiare è possibile. Basta volerci investire pensando a ritorni
di durata medio breve. Un’amministrazione pubblica seria dovrebbe
davvero decidere di avviare qualche investimento di questo genere.
Sarebbe quindi opportuno promuovere diagnosi energetiche gratuite (vi
sono staff tecnici disponibili) sugli edifici presenti sul territorio
comunale (anche privati). Si tratta di un progetto già avviato dalla
Regione Toscana, ignorato finora a Volterra, che dovrebbe essere
promosso proprio dal Comune, ente che essendo più vicino ai
cittadini ha più probabilità di diffonderlo efficacemente. In
pratica si tratterebbe di stilare un elenco di professionisti
(ingegneri, architetti e geometri) che dovrebbero fornire,
volontariamente e senza compenso, una diagnosi energetica degli
edifici a seguito di opportuni sopralluoghi. Poi saranno i cittadini
a decidere se vogliono rendere più efficienti i loro edifici e a
pagare così i professionisti che si sono resi disponibili, affidando
loro il progetto di riqualificazione. Ciò ha il duplice scopo di
informare i cittadini (che mediamente sanno pochissimo di questi
temi) su come funziona il loro edificio energeticamente e sugli
incentivi che esistono per riqualificarlo (55%-65% di detrazioni)
nonché di avere una mappatura di quanto sono efficienti gli edifici
in Volterra, per eventuali interventi e normative da inserire nei
regolamenti edilizi ed urbanistici della città. Il valore aggiunto
dell'’operazione starebbe anche nello stimolo per accrescere le
opportunità di lavoro nel campo dell'’edilizia. Si dovrebbe
inoltre favorire l’accesso dei cittadini all’amministrazione in
modo digitale, evitando il più possibile gli spostamenti per
reperire certificati e per consegnare pratiche (GPE Gestione Pratiche
e edilizie on-line, ad esempio) e si dovrebbe incentivare la
trasparenza assoluta negli atti, mettendoli a disposizione in rete
anche semplificando il linguaggio, affinché la comunicazione non sia
solo formale ma anche efficace. Indispensabile, infine, introdurre il
Wi-fi libero in tutto il centro e successivamente nei maggiori
centri, sviluppando servizi che rendano più fruibile il prezioso
patrimonio di cui beneficiamo. I progetti che mirano a creare questo
modello di città e di comunità sono fortemente finanziati dall’UE,
basti pensare che per il quadriennio 2014/2017, sono stati stanziati
367 miliardi di Euro che hanno tante più probabilità di essere
ottenuti quante più persone e massa critica coinvolgono nel loro
ambito. L’ideale sarebbe che due o più comuni lavorassero insieme
a progetti per i loro cittadini da presentare in unico documento. Per
centrare questo ambizioso obiettivo sarebbe inoltre necessario
predisporre almeno una figura all’interno del Comune (o una per più
comuni) che sappia dove cercare i fondi europei, sappia imbastire un
bando e guidare la complicata fase della rendicontazione. Siamo
convinti che Volterra possa centrare questo obiettivo facendo squadra
con i comuni vicini, investendo nelle risorse umane e decidendo
finalmente di incamminarsi sulla strada dell'efficienza e della
modernità.
Progetto
per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco
La trappola del voto "utile"
Il maggioritario, gli sbarramenti, i
leaders malati di presenzialismo non hanno ridotto il numero dei
partiti, ma hanno ridotto gli spazi di libertà degli elettori. I
partiti, infatti, pur rimanendo tanti sotto le elezioni finiscono per
raggrupparsi in coalizioni eterogenee e informi: semplici contenitori
dove il collante non sono più le idee, ma grovigli di interessi più
disparati. Questo accade per le elezioni politiche, dove la
continuità tra i governi di centrodestra e centrosinistra ormai da
anni è superata (sublimata) nei governi cosiddetti di larghe intese,
nei quali l’indifferenziazione è ormai conclamata. Ma accade anche
per le elezioni amministrative, dove si riflettono specularmente gli
stessi meccanismi, le stesse logiche. In questo contesto ogni
tentativo di rompere questa mortifera uniformità è visto come un
atto eretico, a cui viene contrapposto il rituale invito al “voto
utile”.
Cosa significa? Per voto utile
s’intende dare il voto alle due coalizioni che partono
avvantaggiate, per non disperdere i voti verso i movimenti presunti
“minori”, perché altrimenti non si riesce a sconfiggere
l’avversario. Si presenta il
voto utile come un’estrema ancora di salvezza, perché una delle
due coalizioni – l’altra - incarna il “male”. Ma se lo dicono
a vicenda, innescando reazioni uguali e opposte, esattamente
speculari. In parole povere
s’invita l’elettore ad arrendersi alla logica di un grigio
centrodestra contrapposto ad un centrosiniostra ancor più grigio.
Sottointendendo che fuori da questo angusto recinto c’è solo il
nulla. O Paterni e con lui il vecchio Pd inconcludente di sempre o
Buselli con Forza Silvio e gli altri partitini di una compagine
astiosa e fanfarona.
E se non ne potessimo più di
entrambi? In questo caso il vero voto utile diviene quello attribuito
al gruppo, al movimento, alle persone che più ci convincono per le
proposte avanzate e per l’impegno dimostrato. Perché dopo tanto
lamentarsi bisognerà anche chiedersi se si possa continuare sempre
allo stesso modo, ripetendo gli stessi errori. Se si possa andare
ancora avanti accettando un sistema in cui non dev’essere il
migliore a vincere, ma soltanto chi, all’insegna dell’utilità,
ci fa momentaneamente meno schifo.
Progetto per Volterra, Sonia Guarneri
Sindaco
A tutela degli animali
La
vicenda dell'assegnazione, poi ritirata, della custodia dei cani
randagi ad un canile privato di Matera con le relative proteste prima
via fax e via web, poi sfociate nel 2013 in una manifestazione di
piazza, dimostra che anche a Volterra si è sviluppata negli ultimi
anni una maggiore sensibilità riguardo agli animali. Per fortuna,
aggiungiamo, perché l'amore per gli animali è sicuro segno di
civiltà. Infatti, è nelle società più evolute che ad ogni essere
vivente, specie ai più indifesi, sono riservati rispetto e tutela.
Una parte del programma elettorale di “Progetto per Volterra” è
dedicato, quindi, al mondo animale con cui condividiamo l'ambiente
che ci circonda. Uno dei punti nevralgici da affrontare è il tema
del randagismo dei cani e dei gatti, un fenomeno purtroppo molto
diffuso nel nostro Comune e specialmente nelle zone rurali.
Nelle
nostre intenzioni l'Alta Val di Cecina dovrebbe dotarsi di un canile
pubblico, attivando una specifica politica di zona da condividere con
i Comuni limitrofi. Regolarmente negli ultimi anni, infatti, sono
stati emanati bandi regionali a fondo perduto - nell'ordine del 50%
del costo totale - per la realizzazione di canili comunali. Il Comune
di Volterra non ha mai sfruttato questi finanziamenti, pur soffrendo
del problema del randagismo per il quale ogni anno vengono spese
diverse decine di migliaia di euro. Purtroppo, durante
l'Amministrazione ormai in scadenza è stata persa anche l'occasione
di individuare una zona idonea da inserire nella Variante al
Regolamento Urbanistico, per cui anche questa lacuna andrà colmata
nei prossimi anni. Tuttavia, siamo certi che sulla base di una
programmazione seria, da elaborare in collaborazione con l'Unione
Montana e calibrata su un periodo di media durata, sia possibile dar
corpo al progetto di un canile pubblico, magari con l'aiuto delle
associazioni presenti sul territorio. Un struttura pubblica sul
territorio consentirebbe migliori controlli sulla qualità del
servizio, faciliterebbe le adozioni e magari potrebbe produrre anche
qualche piccola ricaduta occupazionale, evitando di continuare a
indirizzare altrove risorse economiche comunali come avviene ormai da
molti anni. Come molte altre amministrazioni prima di noi, riteniamo
che anche Volterra debba dotarsi di un Regolamento
comunale “Per la tutela, il benessere e la detenzione degli
animali”. Le finalità di un simile strumento sono la promozione
della tutela e del benessere degli animali, per porre le basi di una
corretta convivenza tra varie specie, riconoscendo agli animali il
diritto ad una esistenza compatibile con le proprie caratteristiche
biologiche e etologiche. Un Regolamento che sia anche strumento di
supporto per i cittadini, stabilendo chi fa cosa, e di conseguenza a
chi il cittadino debba rivolgersi in caso di necessità. Altro
esempio di
intervento utile e di semplice realizzazione è l'individuazione di
aree verdi attrezzate, in prossimità del centro, da adibire allo
sgambamento dei cani. E' giusto, infatti, che i proprietari dei cani
si occupino delle loro deiezioni, come è giusto chiedere loro di non
condurre i quadrupedi nelle tante aree verdi in cui il loro ingresso
è espressamente vietato, come al Parco Fiumi. Ma per conseguenza
diviene doveroso per l'Amministrazione, proprio per evitare
situazioni di promiscuità non desiderate ad esempio tra bambini e
cani, ricavare uno spazio verde dedicato anche a questi ultimi.
Progetto per
Volterra, Sonia Guarneri Sindaco
sabato 19 aprile 2014
La candidata Sonia Guarneri
Sonia Guarneri |
La
mattina di sabato 12 aprile al bar l'Incontro, in una sala stipata di
gente, davanti ai giornalisti dei principali quotidiani locali, si è
tenuta la presentazione di Sonia Guarneri, candidata a sindaco per
Progetto per Volterra. Ha introdotto il capogruppo di Progetto
Originario, Fabio Bernardini, ricapitolando rapidamente la storia
della lista civica e i cinque anni di esperienza consiliare, col
passaggio dalla maggioranza all'opposizione per mantenersi coerenti
con il programma e i suoi principi ispiratori: trasparenza,
correttezza, partecipazione e trasversalità. La deriva smaccatamente
a destra, certificata dall'appoggio di Bassini, in dispregio alla
promessa trasversalità, la logica di parte e una serie di episodi
poco edificanti su cui sta ancora indagando la Procura della
Repubblica hanno certificato il naufragio dell'esperienza della lista
civica, Uniti per Volterra. Naufragio confermato da tutti gli
indicatori sullo stato di salute della città, il cui declino è
sicuramente proseguito in questi ultimi 5 anni, con la perdita
progressiva di posti di lavoro, di servizi, di popolazione (siamo
ormai scesi sotto la soglia degli 11.000 abitanti) e l'impoverimento
complessivo. D'altra parte il Pd non ha saputo cogliere dalla batosta
delle ultime elezioni alcun reale insegnamento, allestendo in questa
occasione un'operazione elettorale di pura restaurazione, il cui
approdo – rigorosamente senza alternativa – è un candidato che
fu delfino di Giovanni Brunale, sindaco fino ai primi anni '90. Ben
25 anni fa.
In
un simile quadro, la candidatura di Sonia Guarneri rappresenta, a
nostro avviso, una vera boccata d'ossigeno, come è chiaramente
emerso durante il confronto col pubblico e i giornalisti. L'indubbia
professionalità in materia legale con specializzazione in analisi di
bilancio, l'esperienza in Comunità Europea, prima in Lussemburgo e
poi a Londra, l'intensa esperienza amministrativa appena vissuta
fanno della candidatura di Sonia quella di gran lunga più solida
sotto il profilo della competenza. Durante il suo intervento, Sonia
ha posto l'accento sulla necessità di dare finalmente a Volterra
un'amministrazione virtuosa, che sappia ridurre l'enorme spesa
corrente della macchina amministrativa per liberare le risorse
necessarie a ridare impulso alla città, a partire da serie politiche
di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato.
“Occorre investire sulla raccolta differenziata”, ha proseguito
l'avvocato candidata Sindaco, sul modello dei Comuni virtuosi come
Capannori, che sviluppando questo settore sono riusciti in pochi anni
a costruire un modello di sostenibilità restituendo al territorio
oltre dieci posti di lavoro nuovi. “All'Amministrazione di Volterra
serve soprattutto sviluppare la capacità di progettare in maniera
selettiva, coordinata e coerente, per riuscire ad intercettare i
finanziamenti dei bandi europei, evitando di disperdere in mille
rivoli inconcludenti le poche risorse umane e finanziarie disponibili
in questo periodo storico”. Anche in questo senso, è stato posto
l'accento sulla necessità di riannodare i legami con le
amministrazioni vicine, a partire dai Comuni dell'Unione Montana,
mettendo a sistema tutte le professionalità disponibili. Rispondendo
alle domande delle giornaliste presenti, Sonia ha chiarito che
l'urgenza di nuovi parcheggi non si accorda con il miraggio di
progetti faraonici destinati a non prendere mai vita, come quello del
megaparcheggio sotterraneo a Docciola, recentemente vagheggiato dal
Sindaco Buselli. “Lavorando su progetti di dimensioni medio
piccole, da dislocare attorno al centro storico, è possibile
restituire ai residenti e ai turisti numerosi posti auto già
nell'arco di un quinquennio”.
L'occasione
si è conclusa con l'inevitabile brindisi di buon augurio a cui si
sono unite le tante persone intervenute alla presentazione.
L'avventura è cominciata!
Progetto
per Volterra – Sonia Guarneri candidata a Sindaco
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Risposte chiare e oneste
I quesiti sul futuro della sanità
locale meritano risposte chiare. In ragione della vocazione sanitaria della
città di Volterra con la presenza dell’ospedale, del polo riabilitativo di
(Auxilium Vitae e INAL) e la RSA S. Chiara, la posizione geografica e la
difficoltà negli spostamenti dell’Alta Val di Cecina.
Negli ultimi anni 10 anni, che hanno
visto l’alternarsi dell’amministrazione guidata dal PD e quella guidata dalla
lista civica di Buselli, non abbiamo purtroppo registrato sostanziali cambi di
rotta rispetto ad un trend negativo sui servizi sanitari generato, dai pesanti
tagli all'organizzazione sanitaria pubblica. Infatti, è noto che sotto le
amministrazioni targate PD venne avviato lo smantellamento di alcuni reparti
cardine del nostro ospedale, grazie anche all'atteggiamento remissivo dei sindaci in carica, sempre teso a
giustificare i tagli subiti con la promessa di altri improbabili servizi o in
nome di un concetto di sicurezza, che rimette il destino del malato al buon esito
di una lunga corsa in auto o di un fortunato volo elicottero. Purtroppo solo
pochissimi mesi fa abbiamo avuto riprova che non sempre gli spostamenti sono
abbastanza rapidi, non sempre le condizioni atmosferiche consentono agli
elicotteri di volare, non sempre il paziente arriva vivo a destinazione.
E' noto che i tagli più cruenti sono
avvenuti con l’amministrazione della lista civica di Buselli, la cui strategia
alla prova dei fatti si è rivelata controproducente. I pessimi risultati
ottenuti sono imputabili ad un atteggiamento esclusivamente difensivista
dell'amministrazione comunale, basato sul continuo scontro mediatico con la
direzione sanitaria, tra l'altro portato avanti in maniera scoordinata rispetto
agli altri comuni interessati. E' vero che ci sono state anche fasi di
trattativa con la Asl 5 ma, alla prova dei fatti, anche queste operazioni sono
state decisamente maldestre, perché portate avanti senza aver concertato con le
forze locali le proposte in discussione quindi del consenso necessario a
renderle efficaci. Si pensi, per esempio, alla tormentata stesura del
protocollo per le politiche sanitarie, che alla sua conclusione ebbe come
effetto immediato l'infelice accorpamento di Cardiologia e Medicina. E’ infatti
negli ultimi 5 anni che l’ospedale di Volterra ha visto smantellare
definitivamente il comparto Materno-Infantile e finanche la soppressione del
pediatra reperibile, ha visto l’accorpamento della Cardiologia alla Medicina
Generale col conseguente pericoloso depauperamento dell'UTIC, la cui funzione
gioca un ruolo fondamentale sia nell'economia dell’ospedale di Volterra che di
Auxilium Vitae.
Crediamo, quindi, che la futura
amministrazione comunale di Volterra dovrà affrontare onestamente ma con
decisione il problema. A fronte delle continue riorganizzazioni imposte dalla
Regione ad una rete sanitaria sempre più politicizzata e aziendalizzata, la
prossima amministrazione si troverà ancora una volta davanti un compito
difficile. Da una parte occorrerà evitare di nascondere la testa sotto la
sabbia facendo finta che tutto vada bene, prendendo per il naso a questo modo
sia i cittadini utenti che i dipendenti della Asl; dall’altra è ormai acclarato
quanto sia inutile e propagandistico il semplice muro contro muro, partendo da
una posizione di oggettiva debolezza.
L’ospedale va difeso
incondizionatamente da ulteriori tagli che a questo punto lo affonderebbero
senz’altro. Ma va difeso mantenendo con la direzione sanitaria il giusto
rapporto istituzionale, in cui l'indipendenza del sindaco giocherà un ruolo
fondamentale assieme all'intelligenza, all'equilibrio e alla capacità di far
squadra con le altre amministrazioni del territorio. Siamo consapevoli che il
margine d’azione è ormai strettissimo. Proprio per questo servirà rilanciare
un’azione propositiva da parte dell’amministrazione comunale finalizzata al
mantenimento dei servizi di base dell’ospedale.
La proposta del nostro gruppo, ad
esempio, di riportare le riabilitazioni (Auxilium Vitae e in futuro anche Inail) all’interno del comparto Asl è
solo un'ipotesi, ma che va con forza in questa direzione. Servirebbe a portare
i posti letto del nostro ospedale ben al di sopra della rischiosa soglia di 100
p.l. quando oggi sono soltanto 55, per metterci al riparo dalla minaccia di
chiusura per obbligo di legge dei cosiddetti “piccoli ospedali”. Ma ovviamente
la proposta s'inquadra anche in una precisa visione della società, in cui
l'assistenza sanitaria è vista come un diritto di tutti e quindi debba essere
garantita da strutture pubbliche dedicate (che non sono la stessa cosa di
società per azioni a maggioranza pubblica). Non ci sembra una considerazione
trascurabile.
Chissà perché i partiti locali, anche
quelli teoricamente fondati su una visione ben determinata della società e
magari su ideologie forti, da quando abbiamo posto il tema, hanno evitato
accuratamente di pronunciarsi in merito. Opportunismo o distrazione?
Progetto per Volterra – Sonia Guarneri
candidata Sindaco
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tagli alla sanità
PER LA SANITA’ PUBBLICA
L'articolo 32 della Costituzione
Italiana afferma: “la Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti”. Negli ultimi anni i tagli alla sanità
hanno generato un progressivo indebolimento del sistema sanitario pubblico,
tanto da ledere un diritto sancito nella nostra Costituzione. L’arretramento
della sanità pubblica è ben evidente, se si pensa alla drammatica diminuzione
dei posti letto, alla contrazione forzata dei tempi di degenza,
all’allungamento delle liste di attesa, all’inasprimento dei tickets e, per
conseguenza di tutto ciò, al frequente ricorso del cittadino (quello che può
permetterselo) alla sanità privata.
Il numero dei posti letto presenti
complessivamente nelle strutture pubbliche, che nel 1997 nel Paese era di
328.000, nel 2009 era ridotto a 217.800: un terzo di meno. Ma non basta. I
tagli continuano, se è vero che il numero di posti letto per 1000 abitanti in
Italia è passato da 3,43 nel 2010 (la media dei paesi OCSE era di 4.8) al 3.29
nel 2012 (fonte: Ministero della Salute). E’ di questi giorni la notizia che il
governo Renzi ha in mente un’ulteriore sforbiciata. La riduzione dei posti
letto negli ospedali pubblici, che ha per conseguenza i tempi di degenza
ridotti al minimo, costringe molti ammalati a tornare a casa in condizioni
spesso precarie, con ricadute sociali ed economiche sulle famiglie.
L’allungamento talora sfibrante delle
liste di attesa e l’inasprimento dei tickets inducono una fetta sempre più
ampia della popolazione (quella che può ancora permetterselo) a rivolgersi alle
strutture private, dove a fronte di tempi di attesa sicuramente più corti i
costi per le prestazioni risultano spesso paragonabili e talora addirittura
inferiori a quelli dei tickets applicati nelle strutture pubbliche. Se non è
un'operazione di boicottaggio questa.
Nella nostra zona, purtroppo, abbiamo
cominciato a pagare da anni il conto alla politica dei tagli alla sanità
pubblica. Ultimamente abbiamo assistito al progressivo depauperamento dei
servizi offerti dal nostro ospedale, che ha costretto tanti cittadini a
spostamenti di diverse decine di chilometri verso le strutture più grandi.
Dall’iniziale depotenziamento delle specialistiche (come alcuni settori della
chirurgia o il parto) e delle aree di degenza (come ostetricia, pediatria e
cardiologia) siamo arrivati progressivamente ad intaccare anche i sevizi
essenziali, come la reperibilità pediatrica, alcune specialità chirurgiche e le
attività della cardiologia.
Poco ci rassicura il fatto che in molte
regioni italiane la situazione sanitaria sia perfino peggiore che in Toscana,
quando questo comporta comunque per l’utente lunghe attese, disagi, obbligo di
spostamenti e costi diretti (ticket) ed indiretti (spese di viaggio ed
soggiorno) rilevanti. Il taglio delle spese per le aziende sanitarie, che
ovviamente è giusto quando si tratta davvero di eliminare i veri sprechi, nei
casi citati si traduce in disagi e costi ribaltati in capo all’utente finale,
il malato. Alla base dell'arretramento registrato in questi anni c’è la
gestione della struttura sanitaria pubblica pretesa come azienda qualsiasi, per
di più fortemente politicizzata. Conformare l'attività dell'ospedale a quella
di un'azienda, ha comportato l'introduzione di una serie di artifici per
misurane le prestazioni sulla base di utili fittizi, calcolati introducendo
parametri numerici come i DRG. Simili metodi sono stati mutuati dal sistema
statunitense, un sistema profondamente diverso dal nostro, incentrato sulle
compagnie d'assicurazione e sui loro profitti, che tra l'altro è da anni
fortemente criticato nella patria d'origine per l'esclusione di tanta parte
della popolazione.
Quando consideriamo l'assistenza sanitaria un
diritto, come vorrebbe la nostra Costituzione, le prestazioni al malato non
possono essere intese che come un servizio. Oltretutto i cui costi sono già
stati sostenuti dal cittadino attraverso la fiscalità generale. In un recente
studio dell'Osservatorio sui consumi privati in sanità della SDA Bocconi
(Ocps), si evidenzia che l’andamento della spesa sanitaria delle famiglie
italiane negli anni 2010-2012 ricalca in modo impressionante l’andamento del
PIL ed è legata ai redditi; tanto da arrivare ad affermare che la spesa
sanitaria si comporta ormai come un genere di lusso. I dati cozzano in modo
evidente con il dettato costituzionale, riposto in un cassetto da un fronte
trasversale di partiti e sempre più dimenticato. Se non si interviene
riportando la discussione sul diritto fondamentale ad essere curati, piuttosto
che sui conti del ragioniere. Risparmiare si può, ma la spesa va aggredita
davvero negli ambiti in cui risiedono gli sprechi insopportabili, come il costo
eccessivo dei farmaci in molte regioni d'Italia (una siringa costa 6 centesimi
alla Regione Veneto e fino 5€ in alcune Regioni del Sud), gli esborsi talora
esorbitanti a vantaggio della sanità convenzionata, la moltiplicazione di
posizioni dirigenziali fittizie (spesso concesse per meriti politici) da cui derivano
compensi alti e troppo spesso ingiustificati.
Commissione
Sanità - Progetto per Volterra, Sonia Guarneri candidata Sindaco
domenica 13 aprile 2014
sabato 12 aprile 2014
Progetto per Volterra
Il logo di Progetto per Volterra |
Progetto Originario, movimento politico nato dal
nucleo più integro della Lista Civica Uniti per Volterra rifiutando la deviazione
dai principi di trasversalità, trasparenza e partecipazione che l’avevano
ispirata, propone alla città il suo progetto politico per le prossime elezioni
comunali del 25 maggio.
Il nostro movimento, allargato a nuove persone
incontrate in questi ultimi tre anni e mezzo, partendo dall’esperienza maturata
in questi anni, guarda avanti e presenta un vero e proprio “Progetto per
Volterra”, fondato su una visione nuova e informata della città. Un
progetto che si sta strutturando sulla base di un complesso coerente di idee,
modellato sulle caratteristiche dell'inestimabile patrimonio ambientale,
culturale e storico di questo territorio unico. Progetto per Volterra è il nome
che abbiamo dato alla nuova esperienza che stiamo avviando, su cui invitiamo a
convergere tutte le persone libere e oneste, che sentono l'esigenza di
cambiamento come un dovere da compiere in primo luogo verso i propri figli e le
generazioni che verranno dopo di noi.
Siamo partiti dal lavoro serio e propositivo
svolto dal nostro gruppo consiliare, che per 5 anni ha studiato a fondo i
complessi meccanismi della macchina comunale, le dinamiche che regolano il
funzionamento dei servizi e il bilancio comunale, tenendo conto delle
specificità che caratterizzano la nostra realtà. Il movimento che ha
accompagnato il cammino del gruppo consiliare ha condiviso le battaglie
sostenute e costruito il nucleo del nuovo soggetto politico allargato, che sta
elaborando un progetto innovativo per la città. Un progetto che vuole essere
sostenibile e ambizioso, capace di attingere sia alle tante potenzialità
inespresse del nostro territorio sia alle esperienze virtuose maturate in altre
realtà. Contiamo sulle competenze specifiche di ognuno di noi e sull'apporto di
chiunque vorrà contribuire mettendo a disposizione le proprie capacità e idee,
a partire da tutti coloro che in questi anni ci hanno dimostrato fiducia supportandoci
con preziosi contributi di esperienza e conoscenza.
Abbiamo scelto come candidato a sindaco Sonia
Guarneri, che ben racchiude in se quello che serve per dare una svolta vera
all'amministrazione della nostra città: la competenza, il coraggio di saper
compiere scelte importanti, la capacità di ascolto e di sintesi. Una svolta di
cui Volterra ha un estremo bisogno, per lasciarsi finalmente alle spalle
l'immobilismo e l'approssimazione che hanno contraddistinto le ultime
amministrazioni di qualunque matrice politica fossero.
Invitiamo la città al primo appuntamento per
conoscerci e per conoscere Sonia Guarneri, la candidata chiamata a
rappresentarci. L'appuntamento è per sabato 12 aprile, alle 11,30 presso il Bar
L’Incontro in Via Matteotti. Tutti sono invitati.
Progetto per Volterra - Progetto Originario
Percorso di guerra, 2° atto
Dopo 4 settimane dal precedente sopralluogo domenica scorsa sono
tornato a verificare la situazione lungo la Strada Provinciale 15 (via Pisana),
interrotta ormai da molto tempo. Per inciso, la riapertura è stata
preannunciata tra circa due mesi dai rappresentanti della provincia, Pieroni e
Santoni, in visita lunedì scorso a Volterra, ma sempre con semafori e tratti a
senso unico alternato.
Foto 1. Frana e terreno accumulato a ridosso del muro. |
Finalmente i lavori sono stati avviati per le due frane quasi adiacenti
verificatesi nella parte più alta del tracciato, presso il bivio per Cerbaiola.
Alla conclusione di questi, probabilmente, fanno riferimento i rappresentanti
della provincia quando parlano dei 2 mesi necessari a riaprire la strada. In
effetti, gli interventi di sistemazione in questo tratto sono stati portati
avanti in misura apprezzabile. Ma affacciandosi sulla Val d'Era sorge più di un
dubbio, constatando che l'intero corpo di frana che occupava parte del versante
ed entrambre le carreggiate della strada è stato scaraventato senza tanti
complimenti direttamente al di sotto del muro (foto 1). C'è da augurarsi che
tutti quei metri cubi di terreno vengano rapidamente sistemati in modo diverso
o che almeno qualcuno abbia verificato la stabilità del versante nel tratto
immediatamente a valle del muro. Perché la scarpata a questo punto dovrà
reggere la parte superiore del crinale, la strada col relativo traffico (anche
pesante) e un bel po' di materiale ammonticchiato sopra.
Invece scendendo più in basso, all'altezza di Villa Optium, dove uno
scoscendimento ha inghiottito da un anno quasi un'intera corsia, non c'è ancora
traccia nemmeno dell'inizio dei lavori di ripristino e consolidamento (foto 2).
Foto 2. La frana presso Villa Optium un anno dopo |
E' troppo tempo, ormai, che questa frana
strozza la viabilità in direzione Pisa – Pontedera. Come è giusto
criticare l'amministrazione comunale quando non fa il proprio dovere, lo stesso
vale per la provincia di Pisa che non si è dimostrata in grado di intervenire
sulla SP 15 nei tempi e nei modi attesi degni di un paese civile.
Foto 3. Lesioni sull'asfalto. |
Infine, come segnalato dai residenti nella zona, una nuova criticità è
comparsa a San Cipriano. Qui, tra il cimitero e l'ex edificio scolastico,
sull'asfalto e nei terreni posti a valle si osservano numerosi indizi di una
frana incipiente di proporzioni rilevanti (foto 3 e 4).
I quotidiani giorni fa
scrissero che i tecnici della provincia, dopo averne preso visione, avevano
deciso di avviare ulteriori accertamenti. Benissimo. Il problema come sempre è
la tempistica. Perché sia le indagini di approfondimento sia gli interventi di
consolidamento andrebbero progettati, programmati e ultimati entro la prossima
estate. Il tempo c'è, ma non va sprecato come al solito. Evidentemente, dopo
l'esperienza di quest'anno, sarebbe imperdonabile entrare ancora una volta nella
stagione autunnale senza aver portato a termine i lavori di messa in sicurezza
dei tratti della provinciale dissestati. Soprattutto laddove il danno è ancora
agli inizi e resta il tempo per tamponare la
situazione prima che intervengano
conseguenze molto più gravi.
Foto 4. Gradino morfologico formatosi a lato strada |
Due parole, infine, è giusto spenderle per la carenza di manutenzione
che si riscontra ogni volta che capita di percorrere a piedi la SP 15. Ancora
adesso, dopo una serie di eventi franosi da record, le fossette per smaltire le
acque piovane non sono in grado di funzionare a dovere perché ostruite da
terra, vegetazione infestante e rifiuti. Le fessure apertesi per qualsiasi
motivo sull'asfalto non sono state riparate, facilitando infiltrazioni d'acqua
nel terreno a ogni pioggia. Anche le opere di consolidamento eseguite a lato
strada pochissimi anni fa non sembrano monitorate, perché prive dei più
elementari interventi di manutenzione. Insomma, questo territorio è sicuramente
fragile per sua natura, ma è anche vero che da anni vengono trascurate le
necessarie azioni per la sua tutela e così come quelle a salvaguardia delle
principali infrastrutture.
Fabio Bernardini, Progetto
per Volterra
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